Un pensiero per voi genitori… Dr.ssa Marta Malacrida Psicoterapeuta

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Cari Genitori,

stiamo vivendo giorni strani, in cui lo scorrere del tempo, le distanze tra di noi, le priorità e le abitudini sembrano in continuo cambiamento. Stiamo vivendo un’emergenza e proprio per questo è necessario adattarci e trovare le risorse a cui aggrapparci per resistere, nonostante le difficoltà.

Una risorsa è sicuramente la possibilità di continuare a stare in contatto nonostante la distanza.

Per questo ho provato a scrivere qualche suggerimento per voi che magari può rivelarsi utile per affrontare al meglio questi giorni strambi insieme ai Vostri bambini o ragazzi. Non è tutta farina del mio sacco: ho preso ispirazione dai molti colleghi, associazioni e organizzazioni che in questi giorni stanno mettendo a disposizione pensieri, consigli e direttive.

Ho pensato di divedere i consigli in tre dimensioni fondamentali della nostra esperienza:

  1. Cervello: cioè la mente, i pensieri e la razionalità.
  2. Cuore: cioè gli affetti, le emozioni e i sentimenti.
  3. Corpo: cioè le sensazioni ma anche il benessere fisico.

Spero che possano essere utili.

Un caro saluto e un pensiero incoraggiante a tutti Voi,

Marta Malacrida

 

 “È portentoso quello che succede.

E c’è dell’oro, credo, in questo tempo strano.

Forse ci sono doni.

Pepite d’oro per noi. Se ci aiutiamo”.

M.Gualtieri

 

CERVELLO

  • Parlare con i bambini e con i ragazzi di quello che sta succedendo è importante: permette di avere chiarezza e promuove sicurezza. Cercate parole semplici per spiegare quello che sta accadendo, quello che sappiamo e anche quello che ancora non sappiamo.

Ci sono diversi video pensati per bambini e/o ragazzi semplici e di impatto. Provate a guardarli insieme e parlarne. Lascio solo qualche suggerimento:

https://www.policlinico.mi.it/coronavirus-spiegato-a-bambini-e-adolescenti

(oltre all’intervento della dott.ssa Costantino c’è anche un racconto illustrato da leggere insieme, anche in CAA).

https://tg24.sky.it/cronaca/2020/03/10/coronavirus-bambini-partita-pallone.html

(per gli appassionati di calcio. Adatto anche per preadolescenti e adolescenti).

https://www.youtube.com/watch?v=BGHwUs9lSLg

(video “il corona virus spiegato ai bambini dai bambini)

 https://www.corriere.it/cronache/20_febbraio_23/caro-bambino-ecco-perche-coronavirus-ci-fa-tanta-paura-ma-tu-non-devi-temere-13e9f8c8-5636-11ea-b447-d9646dbdb12a.shtml

(articolo scritto da Alberto Pellai)

  • Scegliete due momenti al giorno per informarvi e il canale attraverso cui farlo. Essere esposti a troppe informazioni può aumentare lo stato di allerta e di conseguenza l’agitazione. Scegliete immagini adeguate: più i bambini sono piccoli e più le informazioni devono essere semplici e chiare e senza caratteri troppo allarmanti. In ogni caso, dopo aver ascoltato provate a parlarne insieme. Provate a chiedere: “Ti ha colpito qualcosa in modo particolare?” “È tutto chiaro?”, “Qualcosa ti ha spaventato?”, “Cosa ne pensi?”.
  • È importante che l’informazione che seguite sia il più possibile autorevole. Scegliete e aiutate i vostri figli a seguire le informazioni che vengono da fonti ufficiali (ad es. Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Ats).
  • Ripetete molte volte ai vostri figli che in qualsiasi momento possono fare domande se non gli è chiaro cosa sta accadendo o se si sentono agitati e preoccupati. Non fate l’errore di pensare che se non rispondono subito alle vostre domande o non ne fanno, significa che non abbiano pensieri o preoccupazioni in merito. Trovate il modo di aiutarli a pensare e a riflettere in diversi momenti e offritegli la vostra presenza.
  • Rassicurateli sul fatto che medici, scienziati, politici e gli adulti in genere stanno facendo tutto quello che possono per ritornare ad una situazione di sicurezza. Ma serve anche il loro impegno. È necessario che ci aiutiamo tutti rispettando le regole e le attenzioni che ci hanno chiesto di seguire.

 

CUORE

  • È normale che il nostro cuore sia in subbuglio. È normale provare tante emozioni, anche tutte insieme e esserne confusi. È normale alternare stati di calma apparente a stati di agitazione. Stiamo attraversando un momento/periodo traumatico lontano dalla quotidianità, per questo anche le emozioni sono scombussolate.

Consiglio questo breve video della SIPEM Sos Federazione – Società Italiana Psicologia dell’Emergenza:

https://www.facebook.com/watch/?ref=saved&v=208795510224677

  • Qualsiasi cosa provate va bene, lasciate che sia. Chiedete ai vostri figli come si sentono, non datelo per scontato. Lasciate che vi stupiscano con le loro risposte. Anche con il silenzio. Può essere utile spiegargli che è normale che si sentano un po’ strani, ma che parlarne può aiutare a capire meglio.

Provate a chiedergli di scrivere una lettera, una storia, una poesia, un messaggio oppure fare un disegno, un collage, una statua con il pongo o qualsiasi mezzo per rappresentare come stanno in questo momento. E magari fatelo anche voi. Può essere un buon modo per stare insieme.

  • Abbiamo tutti bisogno di sicurezza e la possiamo cercare nelle relazioni. Cercate di trasmettere affetto e attenzione ai bambini e ai ragazzi. Questo non significa sminuire o negare i rischi ma accogliere la situazione momento per momento accogliendo quello che succede, rispettando le regole e cercando il modo migliore per affrontare l’emergenza.
  • Cercate di stare con le persone che potete frequentare e che vi fanno stare bene. Per i bambini e per i ragazzi è importante sentire sicurezza in questo momento di incertezza. Provate a scegliere un momento o un rito di vicinanza. Un abbraccio, una frase in codice, un messaggio, un disegno che comunichi affetto senza troppe parole ogni volta che ne avete bisogno.
  • Esercizi di distanza. Dobbiamo imparare a stare “lontano ma vicino”, almeno per un po’. I preadolescenti e gli adolescenti si esercitano in questo già nella normalità, magari attraverso il cellulare o i dispositivi tecnologici. Chiedete aiuto a loro e imparate insieme in questo momento così particolare a costruire vicinanza anche con chi è lontano ma vorreste sentire vicino. La relazione aiuta a sentirsi meglio anche nelle situazioni di stress.

Chiedete ai vostri figli di mandare segnali di vicinanza alle persone che vorrebbero vicino (parenti, amici, compagni, prof. o chi desiderano) magari riflettendo sul messaggio che si vuole inviare e scegliendo una modalità particolare: magari un disegno, una foto, una canzone particolare, un video autoprodotto. Un gesto semplice ma pieno di “cuore”.

 

CORPO

  • Per quanto possibile, cercate di mantenere orari e abitudini ordinarie nel rispetto delle regole della comunità e della normativa. Se non è possibile costruite una routine nuova legata allo stare in casa con momenti e ambienti ben definiti e abbastanza costanti. Per i bambini e per i ragazzi è importante avere una routine sia per evitare di “lasciarsi andare” che per rassicurarsi.
  • Anche se l’attività fisica e sportiva è sospesa, proponete ai bambini e ai ragazzi attività motorie sia in casa che all’aperto. Tenersi attivi aiuta il benessere e combatte lo stress a cui siamo sottoposti.
  • Se pensate possa fare al caso vostro, cercate qualche proposta che viene dalle discipline come la mindfulness, il training autogeno, lo yoga o qualsiasi attività che promuova benessere, rilassamento e respiro.
  • Cercate di mantenere abitudini di sonno regolare. I ragazzi probabilmente saranno portati ad allungare il sonno mattutino e rimandare l’addormentamento serale e possiamo anche permetterglielo un po’, ma senza che si arrivi a compromettere il ritmo sonno-veglia.

Definite insieme una routine che scandisca le attività della giornata: quelle di studio o lavoro e le attività piacevoli e di svago.

Create una lista di attività piacevoli da fare insieme o da soli da cui potrete liberamente “pescare” in un momento di noia.

Tenete presente che non è facile organizzare il tempo vuoto, soprattutto se non l’abbiamo scelto noi, soprattutto se siamo in un momento di emergenza e la mente e il cuore sono affollati da domande, dubbi e emozioni difficili. Quindi concentrarvi o sfruttare al meglio questo tempo potrebbe essere più complesso di quanto raccontino. Non preoccupatevi e fate quello che riuscite per quanto riuscite e come riuscite.

Ultimissima postilla: se Vi sembra che tutto diventi troppo pesante e di difficile gestione, ricordate che è possibile chiedere aiuto.

Anche se il timore avrà sempre più argomenti,

tu scegli la speranza.

(Seneca)

FONTI: